Latto-ovo vegetariani
La ricetta di nonna delle buonissime favette o castagnole, un dolce tipico del carnevale veronese, che bocconcino a bocconcino si fanno mangiare in un attimo! Si sciolgono in bocca, come resistere?
Mentre io e mamma preparavamo le favette, nonna lavorava all'uncinetto...
Pareva che un profumo di fiori aleggiasse in cucina, frammisto a quello dolce dello zucchero. Pareva profumo di lavanda!
Nonna usa la lana come fosse una tavolozza di colori con cui dipingere il mondo e poi, generosa, dona i suoi arcobaleni a figlie, nipoti e amiche! Pareva di stare in una cucina di 100 anni fa, dove la nonna, ricamando sovrintendeva i lavori di cucina, dava la ricetta alle apine operose e orgogliosa assaggiava la prima goccia di miele! E le favette le sono proprio piaciute! Come quelle che si facevano una volta, le hanno ricordato i tempi della sua gioventù in tempo di guerra, sotto i bombardamenti, dove per recuperare un uovo bisognava inforcare la bici con la canna dei vecchi e uscire in campagna, cantando felici della vita nonostante tutto! Perchè, citando il film di Roberto, la vita è bella nonostante tutto. E a noi piace ritrovarci in cucina tra donne a chiaccherare! Siamo donne giusto? A voi la ricetta...
La ricetta di nonna delle buonissime favette o castagnole, un dolce tipico del carnevale veronese, che bocconcino a bocconcino si fanno mangiare in un attimo! Si sciolgono in bocca, come resistere?
Mentre io e mamma preparavamo le favette, nonna lavorava all'uncinetto...
Pareva che un profumo di fiori aleggiasse in cucina, frammisto a quello dolce dello zucchero. Pareva profumo di lavanda!
Nonna usa la lana come fosse una tavolozza di colori con cui dipingere il mondo e poi, generosa, dona i suoi arcobaleni a figlie, nipoti e amiche! Pareva di stare in una cucina di 100 anni fa, dove la nonna, ricamando sovrintendeva i lavori di cucina, dava la ricetta alle apine operose e orgogliosa assaggiava la prima goccia di miele! E le favette le sono proprio piaciute! Come quelle che si facevano una volta, le hanno ricordato i tempi della sua gioventù in tempo di guerra, sotto i bombardamenti, dove per recuperare un uovo bisognava inforcare la bici con la canna dei vecchi e uscire in campagna, cantando felici della vita nonostante tutto! Perchè, citando il film di Roberto, la vita è bella nonostante tutto. E a noi piace ritrovarci in cucina tra donne a chiaccherare! Siamo donne giusto? A voi la ricetta...
Ingredienti:
300 gr farina 00 (io integrale);
2 uova;
60 gr zucchero di canna;
30 gr burro;
1 bicchierino rhum;
1/2 bustina lievito;
1 pizzico di sale;
Latte di soya q.b.
Olio di mais per friggere.
Mescolare assieme tutti gli ingredienti. Io per velocizzare uso l'impastatrice che rende l'impasto morbido e liscio.
Dividere l'impasto in panetti e fare dei rotolini stretti e lunghi. Quì mamma al lavoro...
Con il coltello incidere il tubetto per tutta la lunghezza, con un taglio non molto profondo.
Con la spatolina o con il coltello, tagliare il tubetto a piccoli pezzi, tutti della medesima misura.
Friggere in olio alto e ben caldo fino a che non prederanno un bel colore marroncino...vedrete che cuocendo le favette si apriranno nel punto dove avrete praticato l' incisione.
Spolverarle con dello zucchero a velo. A questi punto direi che potreste essere pronti per il primo assaggio, sempre che la vostra nonna, come giusto, non lo reclami. :)
Buon inizio carnevale!
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